Cile: ragazzo gay torturato e bruciato vivo da Neonazisti


E l'estrema destra torna ad uccidere. È stata dichiarata oggi la morte cerebrale per un giovane ragazzo di 24 anni, omosessuale, Daniel Zamudio, che da oltre un mese era in coma presso l’ospedale Posta Central di Santiago per le torture e sevizie subite da parte di un gruppo neonazista cileno. Le sei lunghissime ore trascorse da Daniel sotto tortura sono state terribili: “Gli hanno strappato parte dell’orecchio e gli hanno inciso con dei pezzi di vetro il corpo disegnando delle svastiche”, senza contare le pietre che sono state “lasciate cadere sopra lo stomaco e sopra le gambe fino a quando una di esse non si è definitivamente rotta”. Il ragazzo riporta gravi ustioni sulla gamba e in altre parti del corpo.
Una “punizione” per la sua omosessualità. La polizia ha già fermato tre dei quattro sospettati: si tratta, scrive il giornale peruviano El Comercio, di Alejandro Axel Angulo Tapia (26 anni), Raúl Alfonso López Fuentes (25 anni), Patricio Iván Ahumada Garay (25 anni), e Fabián Alexis Mora Mora (19 anni). Questi ragazzi rischiano fino a 40 anni di carcere per omicidio colposo.
In Cile si muore ancora di omofobia e le associazioni glbt locali non si sono stancate di manifestare sotto l'ospedale. Il sostegno arriva anche da star internazionali come Ricky Martin: “Niente più odio, niente più discriminazione”, dice il cantante gay portoricano.




fonte : http://www.ilcorsaro.info/mondo/400-cile-ragazzo-gay-torturato-e-bruciato-vivo-dai-naziskin
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